Le riserve naturali
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Status, 2004
Dana
Fiore all’occhiello della RSCN, è stata istituita recentemente. Le caratteristiche geografiche e morfologiche del paesaggio, combinate con quelle climatiche, fanno dei 300 chilometri quadrati della Riserva Naturale di Dana, un luogo incantevole, raggiungibile dalla città di Al-Qaddisiyyen, lungo il percorso della Strada dei Re.
Questo territorio comprende un sistema di gole e montagne che si estende dall’alta valle del Rift ai bassopiani desertici del Wadi Araba, ed accoglie numerose specie in via d’estinzione, fra le quali: stambecchi, gazzelle di montagna, tassi, volpi rosse e lupi. Vita naturale a parte, questa zona offre notevoli sorprese archeologiche e culturali, basti citare le antiche miniere di rame nel Wadi Faynan, scoperte solo nel 1998. Altro patrimonio di valore, quello umano, che ha dato forma al paesaggio per centinaia di generazioni. Per questa ragione, le antiche case in pietra, con soffitti a volta, del villaggio di Dana, in avanzato stato d’abbandono, sono state restaurate dal Governo, nel rispetto del distintivo carattere tradizionale. Gli abitanti hanno in tal modo riscoperto le tradizioni artigianali ed agricole. Qui si possono trovare gradevoli manufatti, vasellame e gioielli, ottima frutta fresca e secca. Un’iniziativa importante, volta a contenere il flusso migratorio verso le città. La località, sita all’estremità est della riserva, domina la valle del Wadi Dana dall’alto di un dirupo, ed offre un panorama mozzafiato
Shaumari
Questa piccola riserva faunistica è situata 10 chilometri a sud del vecchio incrocio di Azraq ed è raggiungibile solo in auto. Nata nel 1975, su una modesta superficie di 22 chilometri quadrati, si pone l’intento di reintrodurre nella regione animali selvatici scomparsi da tempo, come gli orici, oggi saliti a qualche centinaio di esemplari.
La Riserva di Shaumari ospita anche altre rare specie di animali, quali gli struzzi dal collo blu, le gazzelle e gli onagri.
Mujib
La Giordania abbonda di siti rocciosi e di canyon, ma sicuramente tra i più suggestivi, c’è quello del Wadi al-Mujib, a circa 50 chilometri a nord della città di Kerak. Il canyon è profondo più di 1000 metri ed è il famoso Arnon citato nella Bibbia, che costituiva il confine naturale tra le nazioni dei Moabiti a sud e degli Amorriti a nord. La Riserva Naturalistica di Mujib si estende attraverso il Mar Morto, Kerak e le Montagne Madaba. I dislivelli d’altitudine consentono un permanente flusso d’acqua che crea un ambiente ideale per la vita di piante e animali. Questa Riserva è stata inoltre scelta per il completamento del programma di ripopolamento, mirato alla reintroduzione dell’Ibis Nubiano in Giordania.
In splendida posizione sulle Colline d’Ajloun, la Riserva di Zubia è la ‘patria’ del grazioso cervo rosa della Giordania. Il terreno collinoso spazia su zone boscose e coltivate. L’area di Zubia, molto amata dagli escursionisti, vanta una lunga storia d’insediamenti umani, resi favorevoli dal clima mediterraneo, dalle fitte foreste e dal suolo fertile. Il fecondo passato è riflesso nelle antiche rovine, disseminate nei boschi che circondando i villaggi. Ad esempio il Qala’at ar-Rabad, maggior attrazione della città d’Ailoun: un magnifico esempio d’architettura militare islamica, costruito dagli arabi per difendersi dai crociati. Il castello sorge su una collina, a 2 chilometri dal centro urbano. Dalla sua sommità si gode un’impareggiabile vista della Valle del Giordano.
Azraq
Nel arido cuore del deserto di Giordania, si estende l’Area Naturalistica d’Azqar. Il suo territorio è costituito da una vasta ma lieve depressione geologica, che raccoglie le acque provenienti dalle montagne siriane e le immagazzina nel sottosuolo. La Riserva occupa 30 chilometri quadrati e include il sito delle antiche sorgenti, una zona di acquitrini recentemente rivitalizzata e la grande area periferica di dune fangose sedimentate, disseminate di cespugli salmastri e tamarisco. In queste località stanno sorgendo un centro d’accoglienza specializzato, piste e rifugi d’osservazione ornitologica.
Wadi Rum
Famoso per le narrazioni di T.E. Lawrence, che lo definiva ‘immenso, echeggiante e divino’, esaltato da molti come il più avvincente deserto del mondo, il Wadi Rum è un paradiso per gli amanti della natura. La più vasta zona riarsa della Giordania, offre un panorama dai tratti aspri, profondamente modellato dagli elementi, dove alte montagne simili a sculture, gettano ombre su lingue di terra bruciata, dove le distese di sabbia, dall’alba al tramonto, assumono incredibili sfumature di colore. Tra i luoghi da visitare, Jebel Khazali, le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna delle sette colonne della saggezza. Gli alpinisti esperti possono scalare aride vette di puro granito, molto elevate, (alcune di 1.750 metri) e rupi di sabbia cristallizzata; gli escursionisti possono invece assaporare la pace e la tranquillità, ammirando le nude pareti di roccia dialoganti con i grandi spazi aperti. I naturalisti faranno bene ad accedervi in primavera, quando le piogge rendono le colline verdeggianti, facendo nascere oltre 2000 specie di fiori esotici. Le opzioni per l’esplorazione del Wadi Rum includono veicoli a quattro ruote motrici e carovane di cammelli. I ‘veri consacrati’, naturalmente, assicurano che per scoprire l’immensa anima del Wadi Rum è necessario percorrerlo a piedi, dormendo in tenda: una soluzione per i più avventurosi, ma il cielo stellato d’oriente è per tutti.
Golfo di Aqaba
Mar Morto
Il clima La Giordania è caratterizzata da un clima mite durante tutto l’anno, pur con sbalzi di temperatura che portano a punte elevate di calore durante l’estate (nelle zone desertiche, sul mare e sul Mar Morto) e di freddo durante l’inverno. Il mese più rigido è gennaio, il più caldo agosto. La temperatura media invernale è 7°C, la massima estiva di 45°C. In Giordania si individuano tre diverse zone climatiche: clima sub tropicale nella Valle del Giordano, mediterraneo sugli altipiani e caldo nei deserti orientali e meridionali. L’inverno dura da dicembre all’inizio di marzo: in questo periodo è bene coprirsi adeguatamente ed avere impermeabile ed ombrello. Le precipitazioni sono piuttosto scarse durante tutto l’anno, e concentrate nelle regioni nord-occidentali e sui rilievi. Le piogge nel deserto sono rare (50 mm annui) e quando si verificano sono di forte intensità e di breve durata. Il tempo, soprattutto nelle regioni desertiche, è estremamente mutevole a causa dei venti.
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