Numerosi sono i turisti che ogni anno pianificano viaggi culturali in Giordania. Uno dei principali luoghi di interesse del luogo risulta essere il Monte Nebo. Andiamo alla scoperta della Giordania e della sua lunga storia religiosa.

Il Monte Nebo è una catena montuosa che è alta circa 816 metri sul livello del mare. Giunti sulla sua somma, precisamente nel villaggio di Faysaliyya, si potrà godere di un panorama incredibile della Terra Santa.

Significato religioso

 Secondo il quinto libro della Torah ebrica, il Deuteronomio, questo monte è considerato come un luogo sacro. Infatti proprio su questo il profeta Mosè ebbe la sua visione della Terra promessa; quella terra che Dio aveva destinato alla popolazione ebraica.

Secondo la tradizione ebraica e cristiana, Mosè su proprio sepolto su questa montagna, ma il sito preciso rimase sconosciuto.

Storia

L’esistenza di un’antica chiesa, risalente al 4° secolo, su questo monte fu citata per la prima volta dalla pellegrina romana Etheria. La pellegrina si recò nel 393 in pellegrinaggio e nel suo viaggio descrisse proprio alcuni santuari e riti della Terra Santa. Nel 5° secolo fu aggiunta poi una navata, che seguita dalla cappella del Battistero, decorata con mosaici. Nello stesso periodo, attorno a questa chiesa, fu costruito anche un monastero bizantino e il Monte Nebo era considerato come una meta di pellegrinaggio. Nel 16° secolo la chiesa fu poi abbandonata.

Nell’anno 1932 i frati Francescani acquistarono questo sito e decisero di avviare i lavori di scavo che portarono alla scoperta delle rovine.

Nel 2000 Papa Giovanni Paolo II organizzò un viaggio in Terrasanta, visitando anche il Monte Nebo, considerato una dei più importanti siti religiosi della Giordania. Durante la sua visita il papà pianto un albero di ulivo nei pressi della cappella bizantina, come simbolo di pace.

Il luogo fu visitato anche da papa Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Terra Santa.

Archeologia

Il punto più alto della montagna, nominato Syagha, furono scoperti nel 1933 alcuni resti di chiesta e un monastero. La chiesa, secondo fonti antiche fu costruita nel 4° secolo per commemorare il posto in cui Mosè mori.

La Basilica conserva la navata e il presbiterio che risalgono al 597. La struttura è arricchita con mosaici e con raffigurazioni di scese di caccia e di pascolo.

La maggior parte dei reperti ritrovati sono opera della campagna di scavi che fu condotta dal francescano e archeologo Michele Piccirillo.