Ben poco si conosce dell’Impero mongolo prima del XII secolo, la sua storia è pressoché sconosciuta, salvo per quanto riguarda l’impero Kitai ai confini orientali della regione fino all’unificazione del paese sotto Gengis Khan a opera dei Mongoli. Temucin, padre del futuro Gengis Khan, fu il primo condottiero che tentò di attuare una certa unificazione fra le varie tribù mongole.

Alla scoperta dell’Impero mongolo: l’impresa di unificazione

Il disegno unificatore delle tribù mongole fu realizzato agli inizi del XIII secolo da Gengis Khan, fondatore di uno dei più vasti imperi che si siano mai cosciuti. In poco più di un ventennio egli trasformò le disperse tribù nomadi e semi-barbere dei Mongoli in un popolo unito e terribile, politicamente organizzato sotto un’amministrazione relativamente civile dotato di una formidabile potenza militare.

La storia di Gengis Khan tra storia e mito

La data di nascita di Gengis Khan è incerta, come è incerto il luogo. Secondo la tradizione, nacque in estate nell’anno del cavallo d’acqua del terzo ciclo e venne alla luce con in mano un grumo di sangue; il segno che sarebbe diventato un guerriero. Alla morte del padre, avvelenato dai nomadi tartari, visse sotto la protezione della madre che conservò al giovanissimo capo, presto distintosi per coraggio, decisione e intelligenza, una certa autorità sulle tribù di suo padre. Si sposò a diciassette anni con la figlia del capo di una delle più forti tribù mongole e intraprese, ancora giovane, la sua opera egemonica di unificazione delle popolazioni della Mongolia. I mongoli di Gengis Khan facilitarono e resero più sicuri i traffici transcontinentali aprendo la via per un più fecondo e stabile scambio culturale tra l’Europa e il Medio Oriente.

Grandiosa fu l’opera di conquista del celebre condottiero, che tra il 1206 e la sua morte (1227) fondò un impero vasto quanto l’Asia continentale. Condottiere abile e audace, crudele e spietato nelle sue azioni di guerra, dimostrò notevoli doti di legislatore e diplomatico, ricondusse all’ordine una società che al suo avvento era in piena anarchia. Di religione sciamanista, fu tollerante verso cristiani e musulmani. Introdusse l’uso della scrittura uigura e emanò leggi tenendo presente i modelli di civiltà più avanzate. Sconosciuta è la causa della sua morte: probabilmente fu causata da una caduta da cavallo durante uno scontro con i Tanguti.  Gengis Khan lasciò ai suoi quattro figli un impero solido che, purtroppo, a causa delle molte divisioni interne cadde definitivamente   nel 1368.