L’enogastronomia dell’Elba
La cucina elbana è caratterizzata naturalmente dai piatti a base di pesce, ma esiste anche qualche ricetta tipica che viene preparata esclusivamente con i prodotti della terra. Non solo pesca, insomma; anche l’agricoltura è stata un’attività non trascurabile, almeno fin quando l’economia non è stata rivoluzionata dal turismo.
Tuttora vengono coltivati ortaggi e alberi da frutto, con vigneti e uliveti che occupano gran parte delle terre coltivate.
I vitigni elbani a bacca bianca sono Ansonica, Procanico, Biancone, Vermentino e Moscato; a bacca nera troviamo Sangiovese e Aleatico. Con queste uve vengono realizzati diversi vini DOC. L’Elba Aleatico passito è un ottimo DOCG.
Le olive da olio isolane possono essere di quattro cultivar, valorizzate grazie all’Associazione Olivicoltori Elbani: Frantoio, Pendolino, Moraiolo o Leccino, tutte marchiate con l’indicazione geografica protetta Toscana.
Anche l’apicoltura viene praticata con ottimi risultati: il miele di castagno fa parte delle specialità dell’Elba (da provare assolutamente anche il miele al rosmarino).
E quelle ricette nate da ciò che il mare e il territorio erano in grado di offrire, anche spontaneamente nei boschi dell’entroterra dove proliferano erbe aromatiche come la nepitella (mentuccia), bacche di mirto e ginepro, castagne e cinghiali, vengono ancora cucinate nelle case degli elbani e riproposte nei menù dei ristoranti locali.
Vediamo quali sono le pietanze locali, ma non prima di aver scoperto come raggiungere l’isola, perché i sapori autentici possono essere sentiti solo sul posto!
I mezzi di trasporto che raggiungono più frequentemente l’Elba sono i traghetti da Piombino a Portoferraio, con un tempo di percorrenza della tratta di un’ora; nel principale porto elbano attraccano anche aliscafi, che impiegano 40 minuti per arrivare a destinazione.
Primi piatti dell’Elba
Le penne in barca, inventate nel dopoguerra dal sindaco di Portoferraio Elbano Benassi, prevedono tra gli ingredienti, oltre che le vongole, besciamella, cipolla, aglio, peperoncino, vino bianco, olio extravergine d’oliva, burro, sale e prezzemolo.
Gli spaghetti alla margherita sono insaporiti dalla granseola con il pomodoro, l’olio extravergine di oliva, la cipolla, il sedano, la carota, il peperoncino, l’aglio e il prezzemolo.
Il risotto al nero di seppia, in aggiunta a riso e seppie, contiene olio extravergine, aglio, cipolla, peperoncino, prezzemolo, vino bianco e pomodori pelati.
Le linguine al polpo sono un piatto di pasta al sugo costituito dal mollusco cucinato con pomodoro, aglio, cipolla, sedano, rosmarino, sale, olio extravergine e peperoncino.
Gli spaghetti al grongo prevedono la preparazione del pesce con cipolla, aglio, pomodoro, vino bianco, olio extravergine, prezzemolo, peperoncino e sale.
Il brodo di pesce all’elbana viene fatto con pesce povero di piccole dimensioni, pomodoro, cipolla, sedano, carota e basilico.
Il cacciucco all’elbana viene realizzato con il brodo di pesce povero, altre varietà ittiche (tra le quali non possono mancare le cozze), olio extravergine, cipolla, aglio, peperoncino, pomodoro, vino bianco, chiodi di garofano, alloro, sale e prezzemolo. Nel piatto troviamo inoltre fette di pane insaporite con aglio.
La panzanella all’elbana consiste di pane raffermo ammorbidito in acqua e sbriciolato, tonnina (filetti di tonno in salamoia) dissalata, acciughe, pomodori, cetrioli, cipolle, origano, basilico, olio extravergine di oliva, aceto, sale e pepe.
Il ragù di cinghiale alla bracconiera, da abbinare alla pasta o alla polenta, viene preparato con la polpa della carne dell’animale, cipolle, carote, sedano, aglio, chiodi di garofano, pomodoro, bacche di ginepro, olive, buccia d’arancia, vino rosso, grappa, peperoncino, sale ed erbe aromatiche come alloro, salvia, timo, rosmarino e prezzemolo.
Secondi piatti dell’Elba
La sburrita di baccalà viene cucinata come una zuppa, con il tradizionale merluzzo conservato sotto sale, aglio, peperoncino, mentuccia, pepe, vino bianco, olio extravergine di oliva e crostoni di pane.
Lo stoccafisso alla riese è un piatto tipico nato nel comune di Rio Marina e poi diventato patrimonio culinario di tutta l’isola. Il merluzzo essiccato viene fatto rosolare con l’olio EVO, le cipolle, le acciughe e il peperoncino, dopodiché si aggiungono vino bianco, pomodorini, patate, olive nere, pinoli, capperi, prezzemolo e formaggio grattugiato.
Il gurguglione è uno stufato di verdure preparato con peperoni verdi, melanzane, zucchine, pomodori, cipolle, olio extravergine di oliva, basilico, prezzemolo e sale.
Il polpo all’elbana viene rosolato in padella con aglio, peperoncino, vino bianco e alloro.
Il polpo lesso viene bollito semplicemente con sale e peperoncino, e impiattato senza condimento.
I totani o i calamari alla diavola si cucinano in padella con olio EVO, aglio, peperoncino, vino, pomodorini, prezzemolo e rosmarino.
La palamita sott’olio viene conservata in un barattolo, dopo essere stata pulita e cotta in acqua e sale, con alloro e pepe. Può essere consumata da sola o all’interno di insalate.
Le frittelle di bianchetti sono novellame di sardine prima immesse in una pastella di uova, farina, sale, pepe e prezzemolo, e poi fritte e servite con pezzi di limone.
Dolci dell’Elba
La schiaccia briaca è il dolce tipico dell’isola d’Elba per antonomasia; si tratta di un impasto di farina, zucchero, olio, liquore, Moscato, noci, pinoli, uva passa, mandorle e zucchero semolato.
La schiacciunta contiene farina, lievito, uova, zucchero, strutto e una scorza di limone grattugiata.
Le frangette vengono preparate con farina, uova, zucchero, e moscato.
Il castagnaccio è basato sulla farina di castagne, a cui viene aggiunto zucchero, olio, pinoli, noci, uva passa, sale e buccia d’arancia.
E per digerire? Un bel bicchierino di Mortella, liquore tipico a base di foglie e bacche di mirto aromatizzate a nepitella, menta e semi di finocchio selvatico.