L’Himalaya, ma soprattutto il Nepal, è considerato come quella meta turistica apprezzata da tutti gli amanti del trekking e dell’escursionismo. In questo articolo vedremo dove praticare trekking nella valle del Khumbu.

Il territorio è caratterizzato da valli situate ai piedi di maestosi massicci ed è abitato da minoranze etniche del popola del Nepal. Praticare trekking in Nepal significa, non solo camminare tra le montagne, ma anche entrare in contatto con la gente del luogo e scoprire nuove culture.

Molto spesso si immagina il trekking in Nepal indicato solo per le persone giovani, in perfetta forma fisica e che debbano affrontare impervi passaggi sui ghiacciai. In parte è vero, ma è anche importante precisare che il trekking in questo territorio è alla portata di tutti.

Infatti, non è necessario arrivare sulla cima delle montagne, il trekking in questa zona è anche indicato per preferisce solo percorrere sentieri panoramicissimi che renderanno comunque l’esperienza indimenticabile.

Trekking in Nepal

Il periodo migliore per raggiungere il Nepal è la stagione autunnale quando vi sono rare piogge e la temperatura è tollerabile sia di giorno che di notte. Il territorio è scelto per praticare trekking e la tipologia dipende dalla difficoltà. Tutti gli itinerari proposti però garantiscono ai turisti l’opportunità di godere di magnifici panorami.

Valle del Khumbu: interari e percorsi naturalistici

La regione del Khumbu è situata nel cuore dell’Himalaya del Nepal, precisamente a pochi km a nord di Kathmandu. E’ una regione conosciuta e molto frequentata per la catena montuosa più alta della Terra e da qui vi si accede al campo base per raggiungere l’Everest.

E’ considerata una zona molto apprezzata per praticare trekking poichè permette di visitare templi, architetture e monasteri di origine buddista.

In questa vasta zona, vi sono la Valle di Thame e Tengbo e il lago di Gokyo. Si tratta di un lago che si trova ad un’altitudine di 4.700 metri sul livello del mare ed è situato nel Parco Nazionale di Sagarmatha, considerato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1979. Può essere raggiunto in circa 3 giorni di cammino partendo dal villaggo di Namche Bazaar.

Un altro sentiero panoramicissimo è quello che porta alla vetta dell’Ama Dablam. Il percorso risulta essere abbastanza impegnativo a causa del dislivello, che arriva a circa 2500 metri in salita, oltre che è necessaria una buona conoscenza di progressione sul ghiaccio e sulla roccia.